BATTESIMO DEL SIGNORE
1. Il Significato del Battesimo di Gesù
L'evento del Battesimo di Cristo, di cui abbiamo appena ascoltato la descrizione dalla proclamazione del Vangelo di Luca, fa parte del mistero dell'Epifania, cioè della manifestazione del Figlio di Dio agli uomini.
Dopo aver assunto la natura umana, ed essere nato come uomo, il Verbo, con il battesimo compie il suo primo atto pubblico ed entra così sulla scena del mondo.
Il luogo in cui avviene il battesimo di Cristo, è fissato dalla tradizione, fin dal III secolo, sulla riva del Giordano a 10 Km a nord del Mar morto.
2. Gli elementi costitutivi del Battesimo.
Gesù arriva solo senza alcuna nota distintiva e chiede il battesimo in mezzo alla folla dei penitenti. In quel momento avviene l'incontro dei due più grandi personaggi della storia evangelica: Gesù e Giovanni Battista.
Gesù per essere battezzato è disceso nell'acqua; e subito appare il segno dall'alto che compone di tre momenti:
Il cielo si apri
Quando Dio si vuol manifestare, la Bibbia ci parla di cieli che si aprono, di cieli aperti. È questa una introduzione alla manifestazione di Dio. Nella mentalità ebraica il mondo era diviso in tre parti: il cielo, abitazione di Dio; la terra, abitazione degli uomini; sotto terra, la dimora di coloro che sono morti. Cieli e terra, secondo il concetto biblico, sono separati. Quando Dio vuole parlare con gli uomini si ha, secondo la Scrittura, l'apertura dei cieli. E discese sopra di lui lo Spirito Santo
È l'unico passo del Nuovo Testamento in cui lo Spirito Santo è presentato "in forma corporea, come una colomba." Il testo greco comunque fa pensare ad una colomba apparente, ad una metafora, si tratta quindi di un simbolismo. Da quel momento in poi in tutta l'iconografia ecclesiale lo Spirito Santo viene sempre raffigurato con una colomba.
Alcuni hanno visto in questa colomba l'immagine della colomba che esce dall'arca di Noè e torna, la seconda volta, con una tenera foglia di ulivo nel becco, segno pacifico di speranza. Il Vangelo non è forse annuncio di una nuova speranza il cui inizio sta nella venuta di Gesù?
Ma più verosimilmente questo testo richiama l'immagine della genesi, all'inizio della creazione del mondo, dove si dice che "Lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque". Come la prima creazione anche la seconda avviene sotto il segno dello Spirito di Dio. Comunque si voglia interpretare la colomba che scende sopra le acque, è evidente che con il battesimo di Gesù le acque acquistano una virtù nuova: è l'inizio del cristianesimo.
Venne una voce dal cielo.
Sentire una voce dal cielo era un luogo comune nella teologia dell'ebraismo al tempo di Gesù. Allora ormai i profeti non c'erano più. Gli ultimi profeti erano stati Aggeo, Zaccaria e Malachia. Dopo di essi secondo l'ebraismo del tempo i cieli si erano richiusi al loro posto erano comparse le voci dal cielo.
3. La teologia del Battesimo di Gesù
Il Vangelo di oggi ci presenta alcuni fatti che accompagnano il Battesimo di Gesù. Essi hanno per noi un significato teologico, sono un insegnamento di fede.
Anzitutto Gesù si presenta a Giovanni come un peccatore qualunque. Il battesimo quindi non è per Cristo solo un atto pubblico di penitenza e di umiltà, nel suo battesimo Cristo si presenta al mondo nella carne del peccato. Il Figlio di Dio si è fatto uomo, ma non ha assunto la natura umana senza peccato come era stata creata da Dio, egli ha assunto la nostra natura umana, la natura umana dei figli di Adamo. Ecco perché nel battesimo di Cristo tutta la natura umana era presente, anche tutti noi eravamo presenti con i nostri peccati.
Il Verbo non soltanto ha assunto la carne mortale, ma nel battesimo sembra assumere anche la nostra responsabilità morale davanti a Dio, quando assume la nostra penitenza e si sottopone come peccatore al battesimo di Giovanni.
Il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo, Cielo e terra non sono più separati, ormai sono un unico regno, perché il figlio di Dio ha assunto la natura del peccato degli uomini. Anche per noi dunque come per Gesù è possibile comunicare con il mondo di Dio, entrare in comunione con lui attraverso lo Spirito.
Già nell'antichità si avverti che allora avvenne qualche cosa di grande. Basta ricordare che fin dal secondo secolo, verso il 150 d.c, ad Alessandria di Egitto vi era una setta gnostica, i cosi detti Basilidiani, i quali commemoravano il Battesimo di Gesù come l'epifania della Sua divinità. Essi ritenevano infatti che il Logos, il Figlio di Dio, nel momento del Battesimo scese sull'uomo Gesù. Il Battesimo era considerato come momento della generazione e della nascita di Cristo come figlio di Dio. Nel battesimo Gesù di Nazaret sarebbe diventato il Figlio di Dio e il Messia. Contro
gli gnostici noi ripetiamo l'affermazione degli apostoli: Gesù il Signore, Gesù figlio Dio anche prima del suo battesimo. tuttavia dobbiamo ammettere che in discesa dello Spirito avviene qualche cosa importante: Gesù comincia ad essere modo manifesto Cristo. inizia missione mondo.
Gesù riceve per ma per l'umanità intera che egli porta se stesso. Nel battesimo Egli ricevendo in un corpo mortale nostro lo Spirito Santo, dà ad in Spirito. La discesa Spirito Santo Cristo pegno sicuro dell'effusione del medesimo Spirito su tutti coloro nel corso secoli accetteranno la redenzione. Venne una voce dal cielo; "Tu sei il figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento."
È il Padre che si rivolge al Figlio. È la segreta generazione del Verbo da parte del Padre nel mistero della Trinità, che ora diventa manifesta, palese. La voce del Padre che nel silenzio infinito e profondissimo della eternità pronuncia: "Tu sei il mio figlio, io ora ti genero", questa voce risuona ora dal cielo sul mondo: "Tu sei il figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento."
Questa voce non si rivolge più soltanto al Verbo, ma a Gesù di Nazaret, al Verbo fatto carne che possiede la natura del peccato come la nostra. "Tu sei il mio figlio" il Padre da quel momento lo dice a tutti coloro che diventano discepoli del Figlio suo.
Oggi abbiamo ascoltato dalla descrizione dell'evento del battesimo Gesù. Che cosa ci insegna Battesimo Signore? Che cosa dobbiamo imparare la nostra vita di cieli sono aperti. Perciò nostro Dio vicino, un con il quale possiamo dialogare. Ogni volta che partecipiamo alla Messa domenicale nella nostra parrocchia, volta riceviamo un Sacramento, dobbiamo noi, Dio al nostro cuore. Ogni Spirito Dio scende su noi. Per tutto il primo millennio fino 1300 circa sopra gli altari era un ciborio, un baldacchino al centro del quale scolpita una colomba, per ricordare a tutti i credenti che nella celebrazione dell'Eucaristia i cieli sono aperti e si ha la discesa dello Spirito Santo sui doni eucaristici e su di noi.
Il battesimo di Gesù ci insegna che anche il nostro battesimo è un evento importante nella nostra vita. Conosciamo la data del nostro battesimo? Lo riteniamo un elemento fondamentale nella nostra vita di fede? Ci impegniamo noi a riflettere sulle promesse fatte nel Battesimo? Li infatti abbiamo ricevuto la fede e lo Spirito del Signore, li è iniziato il nostro cammino da cristiani nella comunità ecclesiale.
E così anche oggi, se nonostante i nostri peccati, noi ci apriamo con sincerità alla voce dello Spirito, avremo la gioia di ascoltare rivolto proprio a noi l'elogio del Padre: "Tu sei il figlio mio, l'amato: in te ho compiacimento."